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ANTOLOGIA APERTA DELL'ACCESSIBILITA' 

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Pagina di dettaglio tecnico

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MARCIAPIEDE: DISLIVELLI

ESIGENZE

Le persone con disabilità vogliono, avendone il diritto, vivere la città in modo sicuro e confortevole, senza le limitazioni di barriere artificiali

In particolare per le persone su sedia ruote, debilitate o grevi, possono risultare insormontabili i dislivelli, anche minimi, lungo il percorso.

SOLUZIONI

 

CRITERI ESSENZIALI

Prescrizioni

I marciapiedi non devono presentare bruschi dislivelli, anche minimi, che possono risultare insormontabili da persone con disabilità.

  • Discontinuità 

I marciapiedi non devono presentare bruschi dislivelli superiori a 2,5 cm, ad esempio, in corrispondenza di rampe o passi carrabili (particolare A1) nel senso della percorrenza,

Eventuali gradini devono essere possibilmente addolciti con smussi di circa 30° (particolare A2).

 

  • Marciapiedi rialzati

In ambito urbano il marciapiede sarà delimitato verso la banchina da un ciglio non sormontabile sagomato

  • Dislivello minimo di protezione tra il piano del marciapiede e le aree carrabili: 15 cm. 
  • Per dislivelli superiori a 15 cm sono necessarie protezioni verso il vuoto: parapetti.
  • Marciapiedi a raso

Sono necessarie protezioni che separino il flusso pedonale da quello veicolare: cordoli e dissuasori di sosta.

Raccomandazioni

Sebbene la norma preveda il livello massimo di 2,5 cm, si raccomanda di ridurlo possibilmente a zero.

Se per motivi tecnici non è possibile, si raccomanda di attenuare l’ostacolo con uno smusso vicino a 30°.

 

RIFERIMENTI NORMATIVI

 

NORME ITALIANE

D.M. 503/96

Art. 5 Marciapiedi

2. Il dislivello, tra il piano del marciapiede e zone carrabili ad esso adiacenti non deve comunque superare i 15 cm.

D.M. 6792/2001

Art. 4.1.1 Opere di scavalcamento e sottopassi 

Qualora si tratti di strade urbane di tipo D [strade urbane di scorrimento], occorre introdurre sul lato destro di ciascuna carreggiata e al di là della banchina un marciapiede, di larghezza adeguata ma non minore di metri 1,50, delimitato verso la banchina da un ciglio sagomato e protetto da dispositivo di ritenuta invalicabile (Vedi figura 4.1.1.b). Il ciglio in figura può essere eliminato qualora si adottino barriere continue in calcestruzzo.

Nelle strade tipo E [strade urbane di quartiere] ed F [strade locali, urbane ed extraurbane] in ambito urbano e nelle strade di servizio delle autostrade urbane e delle strade di scorrimento, il marciapiede sarà delimitato verso la banchina da un ciglio non sormontabile sagomato (cordolo se marciapiede a raso), di altezza non superiore a 15 cm e con parapetto o barriera parapetto al limite esterno (Vedi figura 4.1.1.c).

Nel caso di carreggiate separate o indipendenti, il marciapiede deve essere disposto solo sul lato destro. 

D.M. 236/89
Art. 8.2.1 Percorsi

… Allorquando il percorso si raccorda con il livello stradale o è interrotto da un passo carrabile, sono ammesse brevi rampe di pendenza [scivoli] non superiore al 15% per un dislivello massimo di 15 cm. Il dislivello ottimale tra il piano di percorso ed il piano del terreno o delle zone carrabili ad esso adiacenti è di 2,5 cm.

 

FINESTRA SUL MONDO

Riduzione tendenziale del dislivello massimo di gradini nei percorsi

 

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